LERNEN MIT HOCHGENUSS

Assieme alla gelateria Caffè & Gelato di Berlino ho avviato alcuni anni fa un progetto per promuovere e diffondere la conoscenza del gelato artigianale presso i consumatori più piccoli. Si tratta di un work-shop della durata di circa 45/50 minuti rivolto ai bambini delle classi 1., 2. e 3. delle scuole elementari. Questo work-shop viene proposto annualmente nella gelateria Caffè & Gelato a inizio marzo per una settimana, con appuntamenti a scadenza di un’ora, uno dopo l’altro, nel corso della mattinata. In totale partecipano a questo progetto in una settimana dalle 15 alle 18 classi, 3 o 4 classi al giorno.

Alla direzione delle scuole selezionate, viene inviato un invito con presentazione del progetto, un paio di mesi in anticipo e poi sono gli insegnanti stessi che si mettono in contatto con me per definire le modalità di partecipazione, l’orario, la classe, il numero di bambini, presenza di intolleranze alimentari, etc. Nel corso degli anni si sono create delle collaborazioni continue con alcune scuole, mentre altre partecipano a rotazione a seconda del loro calendario di appuntamenti e delle disponibilità degli insegnanti. Comunque nessuna classe ha partecipato più di una volta, affinché ogni anno si possa permettere a sempre nuovi bambini di godere di questa gita piacevole e allo stesso tempo educativa. E ad ogni nuova scadenza ci sono sempre un paio di scuole nuove coinvolte nel progetto. Per questo evento Caffè & Gelato tiene bloccata, durante quella settimana, una parte dell’area al pubblico, in questo caso il loro bistro rotondo, leggermente separato dal resto della sala. Questo spazio viene allestito per l’evento, togliendo i tavoli e posizionando le sedie a semi cerchio; al centro viene installata con collegamenti di acqua e di elettricità una macchina per produrre gelato, mentre dei tavoli di lavoro con gli ingredienti freschi in mostra e da utilizzare per la produzione live del gelato vengono messi ai lati. Anche il carrettino di gelato viene portato in sala, dal quale al termine della produzione, viene distribuito il gelato prodotto fresco da far degustare ai bambini e agli insegnanti.

Di norma il gelatiere, Fabio Cividino, che mi appoggia nel work-shop produce due gusti, uno alla frutta e uno al latte – solitamente fragola e cioccolato -. Ai bambini mostriamo insieme e in dettaglio tutte le fasi di preparazione della miscela a base acqua con la frutta fresca e lo zucchero o quella a base latte fresco con panna, zucchero, cacao e cioccolato belga, elucidando le proprietà degli ingredienti e facendoglieli odorare e assaggiare. Successivamente passiamo alle fasi di mantecazione e poi di raffreddamento/abbattimento, sempre spiegando in modo semplice questi processi. Poi pur non producendo altri gusti live, come la nocciola, il pistacchio o la vaniglia, completiamo il work-shop con la storia di questi ingredienti provenienti dalla Sicilia, dal Piemonte e da Tahiti e facendo assaggiare ai bambini nocciole, pistacchi e insieme tagliare in lungo la stanga di vaniglia per fargli odorare quel favoloso odore di vaniglia fresca.

In parallelo durante tra una fase e l’altra di produzione o quando la macchina è in azione, racconto la storia dei gelatieri veneti, la loro emigrazione, chi ha inventato il cono, l’utilizzo del sale per la conservazione prima della scoperta dell’elettricità e da dove deriva il nome Eisdiele e cosí via. Quest’anno per la prima volta ho potuto utilizzare in questo work-shop una selezione di foto storiche della mostra dedicata ai gelatieri, di proprietà di Uniteis, che il presidente Dario Olivier mi aveva gentilmente portato a Berlino. In questo modo la percezione della storia dei pionieri veneti e del gelato alla e sue origini è stata per i bambini visiva e più intensa. Il work-shop viene proposto gratis alle scuole; in cambio i bambini devono successivamente fare un disegno dedicato a questa gita, al gelato italiano e inviarli a Caffè & Gelato, che nelle settimane successive li espone come una mostra alle pareti del bistro.

“Lernen mit Hoch Genuss” è un progetto di lavoro, che insieme a Fabio ho sempre più perfezionato. A seconda dell’età, ho sviluppato piú moduli da inserire nella dimostrazione; per es. con le classi di terza facciamo a volte un quiz con varie domande sul gelato prima di passare alla degustazione finale.

Il work-shop gode ormai di grossa notorietà in città e quest’anno abbiamo avuto addirittura tra i bambini, il figlio di un cantante famoso, che è venuto al work-shop, sì con la sua classe ma anche accompagnato dalle due body- guards personali. Per riuscire a conquistarsi un appuntamento, alcune scuole inoltrano la domanda di partecipazione per una o due delle loro classi addirittura un anno in anticipo. Altre programmano contenuti su temi alimentari da inserire in calendario a marzo, in cui poter far coinvolgere anche l’apprendimento sulla produzione artigianale di gelato. Un anno addirittura una scuola ha sviluppato un progetto sul cacao due settimane prima di questo appuntamento e con le loro classi abbiamo fatto solo il gelato al cioccolato, ma utilizzando vari tipi di cacao (dal Brasile, dalla Jamaica, dall’Equador, dal Perù, dalla Colombia). In questo modo i bambini sono stati in gradi di identificare nel gelato al cioccolato il sapore e le nuances derivate da un cacao più mite o uno più intenso.

Sulla base di questa esperienza, posso dirvi che un work-shop di questo tipo è una strategia marketing di grande successo, che stabilizza l’immagine di alta professionalitá della gelateria tra i suoi consumatori in città e ne conquista di nuovi. Inoltre contribuisce a diffondere in maniera diretta e semplice la conoscenza di questo prodotto tra i consumatori del futuro.

Pressestelle Uniteis e.V.
Dott.ssa Annalisa Carnio
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