Sembrerà strano dedicare un articolo per fare i complimenti ai nostri soci, ma desidero in questa sede parlare proprio dei nostri soci, in particolare di tutti quelli che con il loro impegno in pubblico tengono alta l’immagine dell’associazione e di tutti quelli che in silenzio fanno un gelato eccellente e in questo modo tengono alto il nome dell’associazione e della tradizione che rappresenta.
Con questo articolo voglio puntare l’attenzione al meglio di noi, ai fiori all’occhiello di Uniteis, di cui non si parla mai. Recentemente ci sono state molte occasioni, in cui ho visto soci impegnarsi e darsi da fare per orgoglio, per ambizione e anche solo per crederci. E per questo racconto ora di loro. Cominciamo con il corso AdA. E’ un miracolo avere soci, che tornano sui banchi di scuola e studiano in un libro in lingua tedesca. Complimenti a tutti quelli che negli ultimi cinque anni hanno fatto questo corso, studiando per due settimane e poi superando esami scritti e orali. Siete quella percentuale preziosa del 5% in associazione che crede nel futuro e nella necessità di adeguarsi alle normative nel paese in cui si vive e lavora. Grazie a voi forse riusciamo a salvare e proteggere questo mestiere in Germania, forse… ma non lo sappiamo ancora. Poi che grande soddisfazione avere tanti soci, che fanno il gusto dell’anno e lo espongono bene in vetrina, non importa se è un gusto semplice, strano o difficile da farlo. Lo fanno e in questo modo appoggiano la campagna promozionale del gusto, promuovendo lo spirito associativo, aiutando a far parlare di noi attraverso questa iniziativa. Bravi e avanti così a quel 50% dei soci, che diligentemente fanno l’HACCP per garantire nel loro gelato le caratteristiche igieniche richieste per legge. In questo modo contribuiscono a confermare il ruolo di Uniteis, come paladina del rispetto della legge a rispetto della salute del consumatore.
Congratulazioni a quei soci coraggiosi e disponibili, che si sono messi in un gruppo, in una rete che li unisce, in un’accademia in cui si identificano, per tenere alta la tradizione e coltivare l’innovazione. Ma soprattutto per essere pronti a interviste, a parlare del gelato senza segreti, ogni qual volta io ne abbia bisogno nel mio lavoro con la stampa. Un grazie di cuore ai soci generosi, che in occasione di feste (festa del Parlamento tedesco, festa della Repubblica italiana, feste del Consolato o altre occasioni pubbliche) vanno a spese proprie con carrettino e personale a distribuire gelato per rappresentare l’associazione con la testa alta in contesti istituzionali.
Dignitosi e meritevoli quei soci, che ritagliano pazientemente gli articoli di giornale nel quotidiano locale in cui si parla del loro gelato, della loro storia e della loro associazione, e che me li mandano affinché possa inserire questi titoli nella mia relazione annuale alla fiera MIG. Grazie a voi abbiamo un feed back, di come nei vostri paesi vi apprezzano. Un applauso forte a quei soci, che partecipano alle gare, si mettono in gioco e alla fine vincono perché sono dei professionisti e la loro formazione ed esperienza non si può nascondere. Non c’è giuria che non possa resistere al loro gelato. Una buona percentuale di soci ha fatto furori al Gelato World Tour e un’altra buona percentuale sta spazzando via la concorrenza impreparata ai German Challenge.
E qui mi fermo e se ho dimenticato qualcuno vi prego di perdonarmi o di scrivermi. E per tutti quelli che non si trovano nei gruppi elencati sopra, vi prego di ritagliarvi un attimo per riflettere su cosa siete voi all’interno di questo organismo. John Kennedy disse una volta in un discorso al pubblico – non chiedetemi cosa fa l’America per voi, chiedetevi cosa fate voi per l’America.
Annalisa Carnio