CHE PRIMAVERA!

Bilancio dei temi nella stampa all’inizio della stagione 2011

Da quanti anni non avevamo una primavera così bella? Temperature quasi estive, giornate e settimane di sole ininterrottamente da inizio marzo, poi aprile e anche maggio.

Se di tanto in tanto arriva una giornata nuvolosa siamo quasi sollevati, perché non riusciamo a credere che questa grazia divina possa continuare per sempre e ne abbiamo anche bisogno per riposarci dopo lunghe giornate di lavoro.

Ma così è gratificante lavorare, dopo anni e anni con primavere fredde, gelide, piovose in cui le casse andavano in rosso e l’umore in cantina. Con la primavera del secolo, anche i giornali non dormono e incalzano con domande sui gusti più venduti, sui trends della stagione, sui prezzi e sulla percentuale di aumento del fatturato.

Al termine del primo trimestre della stagione con marzo, aprile, maggio sono usciti tre comunicati stampa e i servizi con i nostri temi attuali (gusto dell’anno, i gusti top ten della stagione, scuola professionale per gelatieri) vengono ben recepiti e riportati nei vari servizi. Eppure l’esperienza ci insegna che con l’estate alle porte, arriveranno altri temi in primo piano nei giornali, meno piacevoli riguardanti il gelato artigianale, quasi a controbilanciare tanta rassegna stampa positiva all’inizio di stagione. E’ opportuno quindi prepararci per affrontarli. Il tema dell’aumento del prezzo della pallina è passato quasi in sordina, vista la necessità di aumento per garantire la qualità, grazie al bel tempo e grazie alla strategia di comunicazione del nostro ufficio stampa con lunghe conversazioni telefoniche personalizzate con i giornalisti, per fargli capire la tematica in modo diretto. Infatti i giornali hanno riportato il tema del rincaro, ma senza grandi toni critici, più come uno sviluppo a seguito gli aumenti a monte di materie prime, dei costi per i consumi di energia, per le assicurazioni e altro. E qui mi auguro che molti di voi abbiamo sfruttato l’occasione quest’anno e aumentato il prezzo!

L’altro tema problematico invece su cui alcuni di noi potrebbero scivolare e contro il quale come ufficio stampa non si potrà fare molto, sarà presto quello riguardante l’igiene.

Con queste temperature i funzionari degli uffici igiene stanno lavorando a tempo pieno in tutta la gastronomia e tra un po’ arriveranno anche nelle gelaterie.

La tematica riguardante l’igiene nei locali pubblici sta prendendo in Germania uno spazio e un’attenzione sempre più grossa. Tutti i Länder sono d’accordo con la recente proposta del “Verbraucherschutzminister” di attivare una segnalazione o meglio ciò che chiamano “hygienischer Kontrollbarometer oder hygienische Ampel” da appendere obbligatoriamente all’entrata del locale a seguito i controlli dei funzionari, che potrebbe essere introdotta in Germania a partire dal 2012.

Ciò non significa che quest’anno intanto passiamo incolumi, anzi è un avvertimento che in Germania a livello istituzionale è iniziato un programma di lavoro intenso per combattere la mancanza di rispetto delle norme igieniche e l’ignoranza delle abitudini civili di pulizia nei locali pubblici.

Comunque da anni Uniteis in collaborazione con l’istituto BAV si è impegnata per garantire ai nostri soci una modalità di controllo e sicurezza igienica, che permetta loro di lavorare bene e senza problemi in questo settore.

Purtroppo bisogna tener presente, che questo tema potrebbe comunque gettar fango sui bravi artigiani, in quanto la marea di gelatieri improvvisati e di tutte le nazionalità, che hanno acquistato gli Eiscaffè Venezia dagli italiani andati in pensione, sono i primi a cadere nella rete e vengono mischiati nel gruppo delle gelaterie italiane.

Per finire desidero riportare un nuovo tema che si sta annunciando all’orizzonte e potrebbe diventare prossimamente molto minaccioso per la nostra categoria artigianale.

L’industria che produce gelato investe nella comunicazione e nella pubblicità del prodotto naturale. Cioè il messaggio è oggi che il loro gelato è prodotto con ingredienti naturali e freschi: vere nocciole del Piemonte, vere noci Macadamia, pistacchi originali di Sicilia, la miglior cioccolata dall’Ecuador o dal Belgio, frutta fresca regionale, latte e panna locali e via di seguito. Il loro gelato è naturale e costa di più perché garantisce una qualità superiore, in quanto prodotto con ingredienti originali, selezionati oppure freschi, regionali a km zero. Questo è il loro nuovo messaggio, che sta partendo come una bomba verso il pubblico. E noi artigiani con quali prodotti facciamo il gelato, mi chiederanno tra poco i giornalisti? Oppure chiederanno anche, come mai sta scomparendo tra noi addirittura il processo di pastorizzazione? L’industria ha scoperto che attualmente l’artigianalità e il prodotto naturale possono fare numeri.

E ora investe in questo messaggio. I dati riguardanti la stabilità del consumo di gelato, lo sviluppo di una consapevolezza dell’importanza della qualità di ciò che mangiamo da parte del consumatore e i potenziali di aumento di fatturato di questo prodotto, non potevano passare inosservati negli uffici marketing della grande industria. In un modo globale la guerra per la sopravvivenza continua.

Non ci resta che prepararci al prossimo round, intanto speriamo che l’estate 2011 sia come la primavera!

Berlino, Annalisa Carnio